Nato nel 1973, Carmine Di Giandomenico è tra i migliori talenti italiani che il panorama fumettistico internazionale propone con assiduità. I suoi primi passi da professionista sono stati segnati da opere come Giulio Maraviglia, personaggio creato assieme ad Alessandro Bilotta, e La Dottrina (finita di pubblicare solo recentemente da Magic Press). L’esordio da disegnatore risale alla miniserie in quattro numeri Examen, scritta e sceneggiata da Daniele Brolli. Proprio in quella occasione fu convocato per la prima volta da Marvel Comics che gli propose di disegnare un fumetto su Conan il Barbaro, scritto dall’esperto Chuck Dixon (parliamo de La espada salvaje de Conan # 13: El ultimo secreto de la Atlantida). Da qui è stato tutto un crescendo e non a caso sono arrivate alcune collaborazioni per l’ideazione di story-board e progetti per la tv, la musica e il cinema inerenti lavori di gente del calibro di Martin Scorsese, Tsui Hark, Sergio Rubini e Claudio Baglioni. Il cyber-fantasy in due volumi, intitolato Oudeis (SaldaPress) e risalente al 2004, è stato il trampolino di lancio definitivo prima del tuffo globale in Marvel Comics. Ancora oggi è una delle celebrità artistiche della casa editrice americana, che ha puntato su di lui per varie miniserie di successo come Battlin’Jack Murdock (scritto da Carmine e sceneggiato con la collaborazione di Zeb Wells), Magneto Testamento, Spider-Man Noir (due miniserie), fino al recente crossover tra Thor e Journey Into Mystery, realizzato in tandem con Alan Davis.